Canone Rai. Nel mirino pc e videofonini
Tassati anche videocitofoni, modem e lettori dvd
Lotta dura all’evasione, quindi. Peccato che a estrarre il portafogli potrebbero essere anche coloro che non guardano la televisione. Il canone deve essere infatti pagato da “chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi. Trattandosi di un’imposta sul possesso o sulla detenzione dell'apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive”.
L’associazione dei consumatori Aduc, sollecitata da migliaia di segnalazioni, ha avviato un’inchiesta per capire chi è tenuto davvero a pagare la tassa. Per farlo ha interpellato gli operatori del “Risponde Rai”, il ministero delle Finanze, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate e ha scoperto che la nebulosità della norma in questione, che contempla genericamente gli apparecchi adattabili alla ricezione, ha aperto la strada a molte interpretazioni. Secondo gli operatori della Rai, ha reso noto l’associazione, sono soggetti all’imposta moltissimi apparecchi elettronici: registratore dvd, videofonino, tvfonino, Ipod e apparecchi mp3 o mp4 provvisti di schermo, monitor a sé stante (senza computer annesso), videocitofono, modem, decoder, videocamera e alcuni tipi di macchina fotografica digitale. Chiunque costituisca un nucleo familiare autonomo è quindi tenuto a pagare l'imposta. Anche se l'unico schermo che ha in casa è quello del suo computer. O del videocitofono.“È evidente – hanno quindi concluso dall’Aduc – che la situazione è paradossale e, in un certo senso, tragica. Si rafforza il nostro convincimento per l’abolizione di questa tassa”.
tratto da alice finanza
sabato 9 giugno 2007
se vi sembra normale
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