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giovedì 13 dicembre 2007

EFFETTO TIR: CONSUMATORI, AUMENTI FINO AL 20%,record di rincari per frutta e verdura.Ma possibile ché siamo sempre noi chè dobbiamo pagare per tutti?

 

(Io dico,i camionisti hanno fatto giustamente i loro interessi ,ma perchè deve pagare sempre il comune cittadino ,non mi riferisco sono in questo caso,ma è in ogni circostanza chè si vede,se scioperano i benzinai aumenta la benzina,l'assicurazioni auto aumentano gli chiedi come mai,rispondono"sa per via del decreto bersani"i mutui i tassi non fanno ancora in tempo a variare che la rata gia aumenta.E quando si tratta invece di dare qualcosa hai cittadini fanno orecchie da mercante,tipo c'è una legge che il mutuo si cambia senza notaio,ma nessuno la applica ,dovremmo farlo anche noi tipo,in questo caso ieri la frutta costava 5 euro oggi 6 euro uno va alla cassa e gli da 5 euro e basta ,ma no noi non si puo fare te lo immagini il casino che succederebbe. Vabbe piccolo pensiero personale)

 

da Repubblica

Dopo il danno la beffa: sui prezzi arriva l'effetto Tir. Il blocco degli autotrasportatori ha infatti aperto un altro fronte: quello delle speculazioni sui prodotti agroalimentari che faranno sicuramente piu' caro il Natale, anche perche' tale tendenza dovrebbe proseguire nei giorni che precedono l'inizio delle feste. Gia' da questa mattina nei mercati si registrano al consumo impennate dei listini, soprattutto per la verdura e la frutta, con punte del 15-20 per cento rispetto alla scorsa settimana. E poi c'e' il rischio che sugli scaffali arrivino alimenti la cui qualita' e' stata irrimediabilmente compromessa perche' rimasta per troppo tempo nei camion a causa del fermo dell'autotrasporto. E' quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo la quale per la prima merce che e' arrivata sui mercati (ortaggi e verdura, insalate, spinaci, sedani, finocchi, cavolfiori), i prezzi sono lievitati oltre il 20 per cento, con punte anche del 50 per cento. Per il Codacons, a Roma,gia' si registra un aumento nel prezzo dei prodotti ittici, soprattutto per il pesce fresco e le vongole, valutabile nell'odine dei 50, 70 centesimi di euro. L'associazione sta, in queste ore, monitorando la situazione dei prezzi al consumo ed ha attivato a questo scopo una mail alla quale i cittadini possono inviare segnalazioni riguardanti aumenti superiori al 10%. Dal mercato di Fondi a Latina nel Lazio a quello di Vittoria a Ragusa in Sicilia fino a quello di Bologna si segnala ancora mancanza di prodotto anche se sono partite le prime spedizioni per l'Italia e all'estero dove gli scaffali lasciati vuoti dal prodotto italiano rischiano di essere riempiti rapidamente - sottolinea la Coldiretti - da prodotti dei paesi concorrenti come nel caso degli agrumi provenienti dalla Spagna con un danno difficilmente recuperabile. Anche secondo l'Adoc, a causa dello sciopero degli autotrasportatori, si registrano forti aumenti per i prodotti freschi come frutta e pesce e i prodotti tipici natalizi. In particolare, tra lunedi' e ieri il prezzo medio dei prodotti ortofrutticoli e' aumentato del 5%, al banco del pesce il rincaro e' lievemente maggiore, del 6%. In su anche i prezzi di salmone (+3,5), dei gamberoni (+8,3), del melone (+8,4%) e dei mandarini (+3,5). Inoltre le lenticchie, uno degli alimenti natalizi per eccellenza, e' addirittura aumentato del 19,4%, arrivando a costare 4,30 euro al chilo. L'Adoc evidenzia come ad essere stati colpiti dallo sciopero risultino essere principalmente i discount. (AGI) - Roma, 13 dicembre

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