Il rapporto Istat sulla povertà relativa reso noto oggi conferma quanto le associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori stanno ripetendo da anni. L'Italia è povera e le famiglie italiane non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese. Per l'Istat nulla è cambiato in questi ultimi 4 anni, ossia, come andiamo sostenendo da tempo, la povertà è rimasta sostanzialmente stabile da quando, dopo l'introduzione dell'euro, i prezzi sono raddoppiati. Anche se i prezzi ora restassero fermi, sarebbero sempre il doppio rispetto al dicembre 2001. Il costo della vita è raddoppiato.
I dati Istat dimostrano l'assoluta priorità della denuncia e della battaglia che Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori stanno facendo per contrastare chi, speculando, sta aumentando il prezzo di pane, pasta e latte. Questi beni, infatti, sono i prodotti base per l'alimentazione di questi 7 milioni e 537.000 persone che secondo l'Istat si trovano in condizioni di povertà. Un aumento del loro prezzo rischia di mandare definitivamente sul lastrico queste persone. Persone il cui numero è probabilmente destinato ad aumentare sensibilmente, coinvolgendo anche i ceti medi, in crescente difficoltà.
Per affrontare la povertà, infine, non basta un aumento una tantum ai pensionati al minimo. Fino a che gli italiani avranno le banche, le assicurazioni, la benzina, la luce, il gas, il telefono, i farmaci e gli alimentari più cari d'Europa, la situazione non si risolverà. Ecco perché le associazioni di consumatori chiedono al Governo di far approvare immediatamente la terza lenzuolata Bersani ferma al Senato e di proseguire con le liberalizzazioni in questi settori
domenica 14 ottobre 2007
ISTAT: L'ITALIA RESTA POVERA, NULLA E' CAMBIATO NEGLI ULTIMI 4 ANNI, OSSIA DA QUANDO E' ARRIVATO L'EURO
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